La colonia magnogreca di Locri Epizefiri fu fondata verso la
seconda metà del VII sec. a.C. da coloni provenienti dalla Locride Opunzia o dalla
Locride Ozolia. Fu la prima città d'Europa ad avere un codice di leggi scritte, che la
tradizione attribuisce a un forse mitico Zaleuco, ed un importante centro culturale e
artistico. I colonizzatori di Locri si stabilirono prima al capo Zefirio, così chiamato
perché formava un porto al riparo dei venti dell'Ovest, e vi restarono tre o quattro
anni. Poi con l'aiuto dei Siracusani e la collaborazione dei Tarantini, stabilirono la
loro città un po' più a nord, sulle pendici della collina Epopi.
Le rappresentazioni teatrali ebbero origine nell'Attica, in stretta connessione
col culto di Dioniso. Anticamente erano delle processioni religiose dove i coreuti,
disposti in circolo, con il corifero al centro, che rappresentava il dio, pregavano,
cantando e invocando la leggenda mitica di Dioniso.
La scena violenta, come in tutte le tragedie greche, non veniva
rappresentata, ma era raccontata dall'attore. Improvvisamente un uomo dalla cavea si
alzava in piedi, interrompeva lo spettacolo chiedendo di ripetere l'ultima battuta, ma il
pubblico di solito non faceva caso, poiché ciò accadeva usualmente. LOCROI EPIZEPHYROI
EVIDENZE ARCHEOLOGICHE
Comune: Locri
Provincia: Reggio Calabria
Localizzazione storico - geografica: colonia greca fondata dai Locresi verso la
prima metà del VII sec. a.C. che si stanziarono dapprima su Capo Zephirio (oggi Capo
Bruzzano) poi vinta la resistenza dei Siculi (Le popolazioni indigene del luogo) si
stabilirono più a nord presso la foce del fiume Portigliola, dove sorse la nuova colonia.
La città diede i natali a Zaleuco, al quale si devono le prime leggi scritte di tutta la
Magna Grecia.
Etimologia del nome: la località deriva il suo nome dalla combinazione dell'etnia dei coloni provenienti dalla Locride greca e del promontorio denominato Capo Zephirio.
Resti archeologici:
a circa 3 Km. dalla città.
- Tratti della cinta muraria greca.
- Torri di Castellace e Marzano.
- Santuario di Athena, sulla sommità del colle della Mannella.
- Santuario di Persefone alla Mannella. Sono stati trovati depositi votivi con le
raffigurazioni della dea e numerosi pinakes fittili.
- Santuario di Afrodite a Cento Camere. Aveva una Stoa a forma di U, che si affacciava sul
mare. Il nucleo più antico risale al VII sec. a.C. ampliato successivamente intorno al
550 a.C.
- Santuario dei Dioscuri in contrada Marasà. Tempio protoarcaico, uno dei più antichi
edifici di culto della Magna Grecia. I Dioscuri erano i numi tutelari della città, ed
erano venerati anche a Taranto.
- Il santuario di Zeus Olympios in contrada Marafioti. A partire dal IV sec. a.C. divenne
il centro economico della città. Nell'area è venuta alla luce una teca di pietra che
conteneva l'archivio del santuario: tavolette di bronzo con iscrizioni di carattere
finanziario, databili tra la fine del IV e inizi del III sec. a.C.
- Santuario delle ninfe a Piani Caruso.
- Quartieri abitativi greci e romani.
- Teatro greco - romano in località Pirettina. La cavea è divisa in sette cunei da sei
scalette e ha la forma di un ferro di cavallo. Aveva una capienza di circa 4500
spettatori. Risale alla seconda metà del IV sec. a.C. ma ha subito rifacimenti fino
all'età romana.
- Necropoli greca e romana.
Spazio espositivo: Antiquarium statale nelle vicinanze dell'area sacra (località Marasà). Orario di apertura: 9.00-19.00 (estivo) 9.00-13.30/15.30-19.00 (invernale) 9.00-13.30 (festivo). Chiuso il primo e terzo lunedì del mese. L'ingresso all'area archeologica è gratuito.
Istituto Superiore del Turismo, corso Matteotti, 356.
Mezzi di Trasporto: servizio bus dalla stazione di Locri per il comune di Portigliola, affiancando l'arca archeologica.Da Locri servizio di pullman extraurbani che percorrono la S.S. ionica 106 fino a Catanzaro.
CASIGNANAI/CONTRADA PALAZZI
Comune: Casignana
Provincia: Reggio Calabria
Localizzazione storico - geografica: colonia romana sviluppatasi dal I al IV sec. d.C. che presenta tracce di frequentazioni nel VII sec. d.C. La città fu abbandonata in seguito alle incursioni arabe.
Resti archeologici
- Villa romana di età imperiale, ubicata immediatamente a monte della SS I 06.
- Necropoli caratterizzata dalla presenza di tombe a "cappuccina".
- Edificio termale privato (IV sec. d.C.) con pavimenti marmorei e musivi (molti mosaici
sono decorati con motivi geometrici e vegetali. Solo uno dei mosaici è decorato con una
scena figurata).
Area archeologica aperta. Si trova lungo la SS 106 tra Bovalino e Bianco, a 15 km a sud di Locri.
BRUZZANO VECCHIO
Comune: Bruzzano Zeffirio
Provincia: Reggio Calabria
Localizzazione storico - geografica: Bruzzano vecchio è un paese abbandonato a circa un km. dall'attuale centro abitato di Bruzzano Zeffirio. Nell'XI sec. d.C. fu quartiere generale dei Saraceni.
Resti archeologici:
- Ruderi del castello medievale, con cappella interna decorata con affreschi di
manifattura greco - basiliana (rimangono alcune tracce).
- Arco trionfale dei Carafa (XVII sec.)
- Due fontane monumentali in stile barocco seicentesco, con affreschi e rivestimenti
pregiati
- Architetture ecclesiastiche e conventi in stile greco - bizantino, fondati dai monaci
Basiliani.
A circa tre km da Bruzzano Zeffirio si trova la famosa Basilica basiliana di S. Maria dei
Tridetti, di epoca normanna (XI - XII sec. ). Fu rivelata da Paolo Orsi nel 1914.
L'interno è a tre navate divise da pilastri. Faceva parte di un monastero basiliano che
già nel 200 era in grave decadenza e nel 500 era ridotto a ricovero per animali.
Capo Bruzzano, a pochi km dalla città, fu primo approdo e stanziamento dei coloni locresi verso la fine dell'VIII sec. a.C. Antico porto della città di Locri, situato sul versante ionico della fascia della Locride, tra il territorio di Bova e quello di Locri, era chiamato dai Greci Zephyrion Akrotérion e dai Romani Zephyrium Promontòrium. Detto Bruzzano dai suoi fondatori, i Bruzi, antiche popolazioni indigene, allontanate poi dai coloni locresi. Il termine Bruzzano sembra significare letteralmente "l'ultimo rifugio dei Bruzi". Nel Medioevo nel territorio di Bruzzano Zeffirio si stabilirono i monaci Basiliani.