Nell'edificio parrocchiale annesso alla chiesa di S. Maria Assunta, si colloca il piccolo ma valido Museo di Zagarise, sorto nel 1990 a benemerita iniziativa dell'arciprete don Egidio Pudia, dedicato al padre Silvestro Frangipane, priore e agiografo domenicano (1570-1650) nato a Zagarise.

Compongono la collezione 36 dipinti provenienti dalla chiesa del Convento dei Padri Domenicani (allora S. Maria della Consolazione) e della chiesa di S. Maria Assunta Lepore.

Particolare menzione meritano i dipinti inerenti alla iconografia della "Madonna Divina Pastora" presente in due versioni entrambe attribuibili probabilmente ad Antonio Giannetti e risalenti al sec. XIV. Opera interessante per il richiamo alla pittura seicentesca è il "S. Pancrazio che salva Zagarise dal saccheggio", realizzata nel 1984 e donata dal pittore Salvatore Amelio, lo stesso che ha curato la disposizione dei dipinti nel Museo raggruppandoli secondo precisi filoni tematici non rispecchiando quindi né determinate correnti stilistiche né un preciso ordinamento cronologico.

Devozionale ma di discreta scuola la Via Crucis (sec. XIV) composta dalle consuete 14 sezioni e, sull'imposta di accesso al museo, un bassorilievo raffigurante la cena di Emmaus. Si prevede un prossimo sviluppo per l'argenteria sacra del XVI sec., sculture lignee e altri dipinti del 1825, in fase di restauro. A Zagarise si possono ammirare inoltre una possente torre cilindrica detta "normanna" ed il severo portale gotico (a triplice archivolto sovrastato da un rosone a ruota o a traforo) della chiesa di S. Maria Assunta. Un'epigrafe porta la data del 1521 e il nome di Mastro Ambrosio.