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HIPPONION

Hipponion, l'attuale Vibo Valentia, fu la colonia di Locri Epizefiri più settentrionale del versante tirrenico.
La sua fondazione si fa tradizionalmente risalire alla fine del VII secolo a.C., data confermata dai ritrovamenti archeologici degli ultimi anni.
Posta a presidio su un'alta collina, Hipponion controllava il Golfo di Sant'Eufemia (nell'antichità chiamato anche Golfo di Hipponion) e le vaste campagne del Poro; col tempo la sua ricchezza e il suo spirito di indipendenza la portarono, nel 422 a. C., a scendere in lotta contro la madrepatria Locri.
Già nei primi anni del secolo vennero riportati alla luce la poderosa cinta muraria della città (opera in grossi blocchi di tufo a struttura isodoma con tecnica a sacco e doppia cortina), tre torrioni semicircolari, i resti di un tempio dorico periptero in antis (VI-V secolo a.C.) e le fondamenta di due templi minori.
Gli ultimi scavi archeologici hanno dato risultati assai interessanti.
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In località Cofino (una collinetta posta lungo il percorso delle mura e da cui si gode uno splendido panorama) sono state scoperte delle fosse votive connesse a un santuario che attestano la presenza del culto di Persefone e di Demetra, divinità degli Inferi, mentre notevole interesse scientifico ha destato la scoperta di una laminetta aurea che documenta l'esistenza di pratiche orfiche ad Hipponion. La laminetta, proveniente dagli scavi delle necropoli occidentali (località Piercastello Lacquari), è custodita presso il Museo Archeologico Statale Vito Capialbi che ha sede nelle sale del Castello normanno svevo.
Nel museo si possono ammirare pregevoli manufatti rinvenuti a Vibo Valentia nelle aree sacre e nell'area della cinta muraria.
La città di Hipponion divenne colonia romana nel 192 a.C. con il nome di Vibo Valentia, mantenendo il proprio ruolo commerciale connesso innanzitutto ai traffici e alla trasformazione del legname delle Serre.
Distrutta nel 1235 dai Saraceni, la città venne ricostruita con il nome di Monteleone per volere di Federico II.
Nel centro storico si possono ammirare interessanti monumenti come la Collegiata di Santa Maria Maggiore o di San Leoluca, eretta alla fine del XVII secolo su un'antica basilica bizantini, la chiesa del Rosario (XIII secolo, rifatta nel XVIII), con l'angioina cappella Crispo; la chiesa di San Michele, di architettura rinascimentale e la bizantina chiesa di Santa Ruba.